MARDÌ GRAS
Travestito da vivo sfilo
ancora questo Carnevale sulla scena del mondo
sfilo dalla tasca dei pantaloni una lingua di Menelik che mi
spernacchia baldanzosa
Cani, cani dappertutto, come faccio a non pensarti?
Defilandomi dall’impegni dai denari dalla gioia che
sfila
infilandomi per default nel grottesco tunnel
dell’antico male oscuro
cibandomene a piene mani: canzoni e vento freddo.
Frappe fritte, fremente frac! Trappole tranelli sfila il tran
tran
E quell’occhi tuoi azzurri senza esserlo, travestita la
dolcezza tua vi traspare
e i capelli rossi senza esserlo, e ti spunta la coda di
quando le donne l’avevano
e le mani tue che mi accarezzano l’anima senza
accarezzare il corpo…
Sfilo di lato aggrappato all’aria il sogno che si fa
sangue e arena
Un momento, fermate tutto fermate il funerale della Commedia
dell’Arte!
Interrompete il ballo mascherato delle celebrità,
sorrisi e zanne, artigli e coriandoli!
O potente Re Momo!
Francavilla
a mare, martedì grasso 24 febbraio 2009